Autorizzazioni allo scarico di acque reflue

  • Servizio attivo
Autorizzazione per scarichi domestici provenienti da agglomerati con numero abitanti equivalenti inferiori a 50 se recapitanti sul suolo e strati superficiali del sottosuolo. Rinnovi. Volture.
Paga con PagoPA

A chi è rivolto

  • Privati cittadini
  • Società
  • Imprese
  • Tecnici

Descrizione

Tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati” art. 124 del Testo Unico in materia Ambientale (D. Lgs. N. 152/2006)

L’Area VI si occupa delle autorizzazioni allo scarico su suolo o negli strati superficiali del sottosuolo di acque reflue domestiche originate da case, installazioni e insediamenti isolati inferiori ai 50 abitanti equivalenti non allacciabili a reti fognarie mediante metodi alternativi quali fitodepurazione, evapostraspirazione e sub-irrigazione (ai sensi della DGR 219/2011 “L’applicazione del sistema a pozzo assorbente può essere prevista solo in particolari situazioni quando non ci sono aree sufficienti di terreno disponibili per realizzare altri sistemi di smaltimento dei liquami oppure il terreno sia permeabile solo ad una certa profondità”).

L'autorizzazione è valida per quattro anni dal momento del rilascio. Un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il rinnovo. (art. 124 comma 8 del Testo Unico in materia Ambientale.

Per tutti gi scarichi in pubblica fognatura la competenza è del gestore del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.), Acea ATO 2 SpA.

La modulistica relativa è reperibile al link https://www.gruppo.acea.it/al-servizio-delle-persone/acqua/acea-ato-2/tutti-i-moduli-per-le-tue-richieste

Le istanze relative a scarichi provenienti da attività produttive devo essere inoltrate allo Sportello SUAP all’indirizzo www.impresainungiorno.gov.it

Per le tipologie di scarico di competenza di Città Metropolitana di Roma Capitale la modulistica relativa è reperibile al link https://www.cittametropolitanaroma.it/homepage/aree-tematiche/ambiente/tutela-delle-acque-risorse-idriche/modelli-autorizzazioni-allo-scarico-acque-reflue/

Come fare

In attesa dell’attivazione del servizio, per ottenere o rinnovare l’autorizzazione quadriennale di un impianto di trattamento delle acque reflue per insediamenti o edifici isolati minori di 50 a.e. non serviti da pubblica fognatura è possibile presentare richiesta all’Area VI Lavori Pubblici e Manutenzioni utilizzando esclusivamente la seguente modulistica da presentare al protocollo dell’Ente tramite PEC all’indirizzo protocollo@pec.guidonia.org allegando tutta la documentazione richiesta.

All’atto della richiesta va presentata la ricevuta di pagamento effettuato tramite PagoPA dei diritti di segreteria pari a euro 150,00.

Per fissare un appuntamento, presentarsi presso l'ufficio al seguente indirizzo:

Via della Longarina, 1 – 00012 – Guidonia Montecelio – Piano Primo

Martedì dalle 9 alle 12,30

Giovedì dalle 15 alle 17

Cosa serve

  • Domanda presentata unicamente tramite apposito modello;
  • Allegati obbligatori così come indicati all’interno dell’apposito modello;
  • n. 2 marche da bollo (una all’atto della presentazione dell’istanza e una, all’esito del collaudo lavori, per il rilascio della autorizzazione quadriennale).

Cosa si ottiene

  • Nulla osta all’esecuzione dei lavori per la realizzazione di un impianto di trattamento delle acque reflue domestiche o assimilabili per insediamenti o edifici isolati minori di 50 a.e. non serviti da pubblica fognatura.
  • Autorizzazione quadriennale di un impianto di trattamento delle acque reflue domestiche o assimilabili per insediamenti o edifici isolati minori di 50 a.e. non serviti da pubblica fognatura.
  • Rinnovo di autorizzazione quadriennale (l’autorizzazione è valida per quattro anni dal momento del rilascio. Un anno prima della scadenza ne deve essere chiesto il rinnovo).
  • Voltura di autorizzazione quadriennale.

Tempi e scadenze

Descrizione:
30 giorni

Nulla Osta

Entro 30 gg. dalla richiesta verrà rilasciato il Nulla Osta all’esecuzione dei lavori.

60 giorni

Nulla Osta ad eseguire i lavori

I Nulla Osta ad eseguire i lavori hanno una durata i 60 gg. Entro 60 gg va dato avvio ai lavori e ne va data comunicazione all’Ufficio, salvo eventuali richieste di proroga.

30 giorni

Autorizzazione quadriennale

All’esito della trasmissione all’Ufficio del collaudo dei lavori, l’Ente rilascia l’autorizzazione quadriennale.

1461 giorni

Durata della autorizzazione di allaccio con sistemi alternativi

L’autorizzazione di allaccio con sistemi alternativi dura 4 anni e il rinnovo va richiesto 1 anno prima della scadenza.

Quanto costa

  • Diritti di segreteria 150,00 €
  • Marca da bollo di 16,00 € per la presentazione
  • Marca da bollo da 16,00 € per il rilascio dell’autorizzazione quadriennale

Accedi al servizio

Puoi richiedere l’iscrizione a Autorizzazioni allo scarico di acque reflue direttamente online tramite identità digitale.

Paga con PagoPA

Puoi prenotare un appuntamento e presentarti presso l'ufficio al seguente indirizzo:

  • Via della Longarina, 1, Via della Longarina n° 1, 00012

Ulteriori informazioni

Normativa di riferimento:

  • L.R. n.14 del 06/08/1999 “Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo”
  • D. Lgs. 3/04/2006 n.152 Parte terza. “Norme in materia difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche”
  • D.G.R. 219 del 13/05/2011 "Caratteristiche tecniche degli impianti di fitodepurazione, degli impianti a servizio di installazioni, di insediamenti ed edifici isolati minori di 50 abitanti equivalenti e degli impianti per il trattamento dei reflui di agglomerati minori di 2.000 abitanti equivalenti"
  • D.C.R. n.18 del 23/11/2018. - B.U.R.L. n.103 del 20/12/2018 “Piano di tutela delle acque. Norme tecniche di attuazione”

Questionario di gradimento - servizio volto al rilascio delle autorizzazioni allo scarico di acque reflue di tipo domestico, assimilabili o industriali, in pubblica fognatura

Casi particolari

Esclusione di Autorizzazione Paesaggistica

Si riporta integralmente quanto contenuto al punto A.15 dell’Allegato AInterventi ed opere in aree vincolate esclusi dall’autorizzazione paesaggistica” del Decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata”

A.15. fatte salve le disposizioni di tutela dei beni archeologici nonché le eventuali specifiche prescrizioni paesaggistiche relative alle aree di interesse archeologico di cui all’art. 149, comma 1, lettera m) del Codice, la realizzazione e manutenzione di interventi nel sottosuolo che non comportino la modifica permanente della morfologia del terreno e che non incidano sugli assetti vegetazionali, quali: volumi completamente interrati senza opere in soprasuolo; condotte forzate e reti irrigue, pozzi ed opere di presa e prelievo da falda senza manufatti emergenti in soprasuolo; impianti geotermici al servizio di singoli edifici; serbatoi, cisterne e manufatti consimili nel sottosuolo; tratti di canalizzazioni, tubazioni o cavi interrati per le reti di distribuzione locale di servizi di pubblico interesse o di fognatura senza realizzazione di nuovi manufatti emergenti in soprasuolo o dal piano di campagna; l’allaccio alle infrastrutture a rete. Nei casi sopraelencati è consentita la realizzazione di pozzetti a raso emergenti dal suolo non oltre i 40 cm.

Parere Igienico-Sanitario Asl

Come da Prot. ASL Roma G n. 153 del 10/01/2013, l’Ufficio non inoltra la pratica alla ASL per le seguenti tipologie di pratiche: impianti di subirrigazione, pozzi assorbenti ed evapotraspirazione inferiori o uguali ai 5 a.e. e per le pratiche di rinnovo.

Pertanto, per gli impianti di subirrigazione, pozzi assorbenti ed evapotraspirazione a un numero di a.e. superiori ai 5 l’Ufficio inoltrerà la pratica alla ASL competente per il relativo parere igienico-sanitario.

Relazione Geologica

Nei casi di impianti costituiti da pozzi o di subirrigazione è necessario allegare relazione geologica.

Pozzi Assorbenti

Ai sensi della DGR 219/2011 “l’applicazione del sistema a pozzo assorbente può essere prevista solo in particolari situazioni quando non ci sono aree sufficienti di terreno disponibili per realizzare altri sistemi di smaltimento dei liquami oppure il terreno sia permeabile solo ad una certa profondità”.

Divieti

Ai sensi della DGR 219/2011 “non è consentito immettere nell’impianto acque meteoriche, di superficie, di drenaggio, di falda e di raffreddamento, né acque di svuotamento di piscine”.

Rottura Stradale

In caso di necessità di rottura della sede stradale occorre, prima di procedere alle lavorazioni, ottenere le autorizzazioni all’occupazione suolo e alla rottura sede stradale.

Per quanto detto si può procedere collegandosi al seguente link https://comune.guidoniamontecelio.rm.it/servizi/scavi-su-area-pubblica

Procedure collegate all'esito

Copertura geografica

Tutto il territorio del comune di Guidonia Montecelio.

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

Contatti

Unità organizzativa responsabile

Ufficio Lavori Pubblici

Via della Longarina n° 1, 00012


Codice dell'ente erogatore

Codice dell’Ente erogatore (ipa)
c_e263

Ultimo aggiornamento: 02/04/2025, 08:35

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