Locazione a canone concordato. Questa misura prevede una riduzione dell’IMU per i proprietari che decidono di affittare i loro immobili a un canone inferiore rispetto a quello di mercato, in cambio di una maggiore stabilità contrattuale.
La riduzione ammonta al 25% dell’imposta dovuta.
Sconto maggiore per il comodato. Questa agevolazione permette ai proprietari che concedono in uso gratuito i loro immobili a genitori, figli o altri parenti entro il primo grado, di beneficiare di uno sconto del 50% sull’IMU.
ll bonus si applicherà anche ai fabbricati considerati di interesse storico o artistico, così come a quelli dichiarati inagibili o inabitabili e, di conseguenza, non utilizzati.
Esenzioni specifiche per categorie di immobili ben definite. Tra queste, spiccano i fabbricati destinati all’esercizio del culto e le proprietà della Santa Sede, le quali, in virtù della loro natura e finalità, sono esentate dall’IMU. Questa misura riconosce l’importanza sociale e culturale di tali edifici, escludendoli dal campo di applicazione dell’imposta.
Allo stesso modo, gli immobili appartenenti a Stati esteri o organizzazioni internazionali. Questi, se utilizzati per fini diplomatici o consolari, godono di una simile esenzione.
Deduzione al 100% per imprese e lavoratori autonomi. Questa misura consente ai soggetti esercenti attività d’impresa o professionale di dedurre integralmente dall’imponibile fiscale l’IMU pagata sugli immobili strumentali al loro esercizio.
Le esclusioni dall’IMU 2024 riguardano i fabbricati rurali coltivatori diretti o dagli imprenditori agricoli. Inoltre, per i fabbricati collabenti